2015. 56ª Biennale di Venezia Esposizione Internazionale d’Arte


L’installazione è composta da un tappeto (icona di preghiera del mondo islamico) che costituisce la copertura di un ipotetica tomba, sopra il tappeto, morbido,colorato,”dolce”, è collocato il mio autoritratto.

L’autoritratto è una vecchia toletta a cui ho sostituito gli specchi con tre dipinti che scandiscono, attraverso il colore, le nostre tre stagioni di vita, dove ho applicato le parole specchiate:
I – YOU – ME, a rappresentarmi concettualmente nel contenuto della tomba.
Il dipinto verticale è la lapide, la parte che pittoricamente più mi rappresenta, posta dietro l’effige del mio “autoritratto”.


Davanti, poste sul tappeto, delle sculture provenienti dall’Africa, continente considerato “culla dell’umanità” al centro delle quali è situata una maternità, simbolo di rinascita, attorniata da tre altre sculture femminili, una rappresentazione presepiale dove la donna sostituendo i Re Magi assume il ruolo, riconosciutole universalmente di protagonista del nostro futuro e portatrice di nuova vita.
A fianco della “lapide”, posti su due candelieri antichi, a vegliare la tomba, la presenza di Spider Man e Batman due icone pop che rappresentano il mito dell’invincibilità, paladini di una cultura dei paesi “più forti” legata però alla pericolosa presunzione di decidere la sorte dei popoli del mondo intero.
Questo lavoro rappresenta lo spirito del tema proposto” SWEET DEATH”, coinvolgendo il fruitore dell’opera a cercare i molti riferimenti contenuti appartenenti al vissuto della storia, al nostro presente e nel contempo conservare nella rappresentazione l’aspetto rassicurante che la cultura Guatemalteca propone nei riti funebri cercando di esorcizzare questo “evento popolare” che ci vedrà tutti partecipi.
Video installazione: